Il progetto
e l’esperienza
A Reggello, sulle colline del Valdarno Fiorentino, nasce nel 2011 “CORTE DI LEO” un’azienda agricola a carattere familiare che si dedica alla coltivazione e produzione di vino ed olio, tipica della tradizione agricola contadina delle nostre zone.
L’azienda si è distinta fin dall’inizio per un approccio interamente legato all’agricoltura biologica, ottenendo la certificazione al termine del percorso triennale di conversione, sia per il vino che per l’olio.
La gestione dell’azienda è affidata ad Irene, il membro più giovane della famiglia, che racconta una storia di passione, duro lavoro e dedizione per la valorizzazione della nostra terra, dove l’arte del vino è pratica antica e per generazioni ha rappresentato le radici del nostro territorio.
Impegnata in prima linea nei campi, nella cura delle piante, nel processo di produzione, ma anche nella promozione ed amministrazione dell’azienda, Irene racchiude l’essenza di questo progetto: una sfida tra tradizione e innovazione, tra la scelta di coltivare un vitigno di origine antica insieme alla voglia di sperimentare e far conoscere un prodotto nuovo e giovane.
“Raccolta l’eredità dei nonni, un casolare, un appezzamento di terra con qualche vigna ormai in disuso ed ulivi, decisi insieme alla famiglia di creare un’azienda agricola con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio contadino che proprio i nostri nonni ci avevano trasmesso. La scelta è stata quella di produrre un vino ricercato, di qualità e di eccellenza; nel rispetto del territorio e delle uve che ogni anno esprimono la loro personalità attraverso il vino.
Per questo abbiamo deciso di creare un nuovo sesto d’impianto, dedicato esclusivamente alla coltivazione di un vitigno autoctono toscano assai poco diffuso, il Foglia Tonda, chiamato così per la singolare forma della foglia. E insieme alla passione ed alla voglia di ridare vita ai ricordi d’infanzia, ai bei momenti trascorsi nei campi da piccola insieme al nonno, è nato il nostro orgoglio, il Primo di Leo chiamato così in omaggio alla costellazione del Leone.
Ogni anno una sfida che si rinnova, uno stimolo a fare sempre meglio, ad affinare le tecniche di coltivazione per mantenere elevato lo standard di qualità e la ricercatezza del prodotto. Perché il vino nasce prima di tutto dall’amore, dal rispetto e dalla cura della terra e delle piante”.